Da Manzoni al Novecento

Italiano — 30 October 2025



📚 Dal Manzoni al Novecento: Manzoni, Verga, Flaubert, Baudelaire, le avanguardie, Saba e il fascismo


🏛 Context & Background

Lezione di letteratura italiana centrata sul passaggio dal XIX al XX secolo: dalla tradizione manzoniana e dal romanzo storico alle dinamiche del realismo/naturalismo e del verismo (Flaubert, Verga), fino alle basi del modernismo e alle successive avanguardie. Vengono inoltre affrontati approfondimenti su passi chiave de I Promessi sposi (edizioni diverse e motivi narrativi), riflessioni su Umberto Saba e sul rapporto tra letteratura e fascismo, e infine un’introduzione al quadro storico (seconda rivoluzione industriale, età giolittiana, prima guerra mondiale) che prepara la nascita delle avanguardie.


🔑 Key Concepts & Developments

  • ✨ Il nodo Manzoni → Flaubert → Verga
    Manzoni è presentato come la base di un percorso narrativo: ciò che Manzoni avvia sul piano del romanzo e del romanzo storico viene ripreso e completato da Flaubert e poi portato a un’estrema intensificazione da Verga. Si sottolinea la progressiva “regressione” del narratore: l’autore che si ritira, la crisi dell’io-narrante, e il prevalere di una voce oggettiva o popolare.

  • 🔍 La regressione del narratore e l’eclisse dell’autore
    Concetto chiave: Manzoni, Flaubert e Verga tendono a depotenziarie l’interpretazione esplicita dell’autore. L’io-autoriale regredisce o si eclissa per lasciare il racconto a una logica oggettiva o alla voce popolare; il narratore dichiara spesso: “vi posso dire soltanto quello che è la realtà, non posso interpretare”. Questo è visto come strumento critico verso i valori borghesi (sfruttamento economico, felicità intesa come benessere materiale).

  • 📚 Romanzo storico e artificio del «manoscritto ritrovato»
    Manzoni si inserisce nella tradizione del romanzo storico; a questo filone appartengono device narrativi come il «manoscritto ritrovato» (più noto in Walter Scott), che Manzoni usa/ri-legittima nel proprio romanzo. Anche Cervantes/Cervantes (Don Quixote) è citato come esempio di finzione/autore-non-autore; la lezione critica riguarda l’artificio metanarrativo comune alle tradizioni europee.

  • 🌫 Crepuscolarismo e crisi dell’intellettuale
    I poeti crepuscolari (e alcuni poeti d’avanguardia) esprimono una crisi identitaria: “chi sono io, sono un poeta?”; l’immagine del poeta-sacerdote cede il posto a immagini come «saltimbanco» o «giocoliere dell’anima». Questo tema della perdita dell’aura poetica è collegato al malessere giovanile e alla ribellione contro la società borghese.

  • âš” Le avanguardie come variante «oltranzista» del modernismo
    Viene citato Franco Luperini: per lui le avanguardie costituiscono una variante estremistica (oltranzista/oltranzista) del modernismo. La lezione distingue tra gli effetti modernisti presenti in autori «più moderati» (Pirandello, Svevo — generazione leggermente più vecchia) e l’esasperazione delle avanguardie (futuristi, espressionisti, ecc.), più radicale e giovanile.

  • 🏥 Malattie, gioventĂą e mito della decadenza
    Caratteristica ricorrente: molti giovani poeti/avanguardisti muoiono precocemente (tisi/tubercolosi). Questa mortalità alimenta il mito romantico/dannunziano e la narrativa della perdita dell’aureola.

  • đź§­ Cenni storici necessari alla comprensione del Novecento

  • Seconda rivoluzione industriale: base tecnologica e sociale delle trasformazioni culturali.
  • EtĂ  giolittiana: politiche di massa, riforme sociali e culturali; incremento dell’alfabetizzazione e omogeneizzazione linguistica.
  • Irredentismo → prima guerra mondiale (scoppio 1914; entrata italiana nel 1915): la «vittoria mutilata» e la crisi postbellica sono condizioni fondamentali per la frammentazione e radicalizzazione culturale (nascita delle avanguardie e poi del fascismo).

🖼️ Notable Works / Figures

Manzoni — I Promessi sposi
Discussione approfondita: il problema del romanzo, il romanzo storico, il dispositivo del manoscritto ritrovato, le varie edizioni (1823, 1827, 1840), il ruolo dell’ironia manzoniana.

Gustave Flaubert
Influenza fondamentale sulla regressione del narratore e sulla ricerca di oggettivitĂ  narrativa.

Giovanni Verga
Verga come esaltazione della posizione dell’escluso, dell’esiliato; portatore al massimo grado della filosofia della «eclissi dell’autore» (verismo).

Charles Baudelaire
Fondamentale per la nascita del modernismo poetico; pone basi della modernità poetica che influenzeranno Montale, Saba e i poeti d’avanguardia.

Italo Svevo e Luigi Pirandello
Autori chiave di una generazione più «equilibrata», più avanti cronologicamente rispetto ad alcune avanguardie; aprono però strade che verranno radicalizzate altrove.

Umberto Saba
Lettura critica: prosa di Saba (passi sul fascismo e sulla campagna d’Etiopia), l’aneddoto del ragazzo che disegna il «Negus» e l’analogia tubercolosi/cancro → fascismo come «cancro» del Novecento.

Franco Luperini (critico)
Interpretazione delle avanguardie come variante oltranzista del modernismo.

Walter Scott & Miguel de Cervantes
Riferimenti stranieri che mostrano l’uso storico del «manoscritto ritrovato» e della finzione metanarrativa.


đź“– Supporting Details (tutti i punti, termini, citazioni indicate dal docente)

  • Autori e termini corretti:
  • Flaubert, Baudelaire, Verga, Manzoni, Pirandello, Svevo (Italo Svevo), Umberto Saba, Franco Luperini, Walter Scott, Cervantes (Miguel de Cervantes).
  • Romanzo storico, manoscritto ritrovato, regressione del narratore, eclissi dell’autore, oggettivitĂ  realistica, verismo, modernismo, avanguardia, oltranzista/oltranzistica.
  • Resegone (montagna nei dintorni di Lecco, «a forma di sega»), Adda (fiume/attraversamento; passaggi e paesaggi del ramo del Lago di Como), Charon / caronte (figure di traghettatore come metafora), mos maiorum (ripresa dell’antico: invocazione/riconciliazione con gli antenati).

  • Manzoni — elementi testuali e riferimenti di pagina (come indicati dal docente):

  • Capitoli e passi da studiare: riferimenti testuali del manuale circa pagine 417–418 (riassunto del romanzo storico e notifiche sull’idea liberale-cristiana di Manzoni), pagina 420 (concetto di «propria sventura» e l’ironia), pagina 422 (passo «Fermo e Lucia» e problema della lingua; confronto tra edizioni 1823, 1827, 1840), pagina 430 (cap. X: frase «La sventurata rispose...» — domande di comprensione: chi è la «sventurata», a chi risponde, ecc.), pagina 443 e 442 (passaggi su Renzo nel bosco, preghiere ai morti, richiamo degli «antichi spiriti»), pagina 448 e seguenti (episodio del «sagrato»; «assalto»/festa con il conte e i bravi; scena comico‑tragica del creditore inseguito).
  • Edizioni di I Promessi sposi: 1823, 1827, 1840 (importanza delle revisioni e del materiale aggiuntivo/condensazioni operati da Manzoni).
  • Episodi e motivi analizzati:

    • Fermo e Lucia: titolo/struttura originaria; differenze tra le edizioni.
    • La «conversa» di Monza / l’uccisione della monaca: Manzoni, nelle edizioni successive, condensa gli sviluppi e la parte «noir» relativa all’uccisione della conversa.
    • Redenzione di Renzo e funzione salvifica di Lucia: attraversamento del fiume (Adda) come «secondo battesimo», rinascita, ricongiungimento col passato; figura del traghettatore («caronte») che aiuta la transizione.
    • Preghiera ai morti e mos maiorum: Renzo riannoda il legame con gli antenati; esperienza catartica e purificatrice prima della rinascita.
    • Perduta nel bosco e ritrovamento dell’amico/rumore d’acqua: toni di paura, seguito da sollievo quando Renzo identifica il rumore che gli apre la via.
    • Innominato – conversione: regressione infantile dell’Innominato alla vista della carrozza che gli ricorda il passato; ritorno all’infanzia come modalitĂ  di scioglimento dei nodi interiori e riappropriazione dell’identitĂ .
    • Scena del sagrato: assembramento popolare; archibugi appoggiati al muro della chiesa; la folla fugge alla vista dei «bravi» e del conte; effetto comico‑tragico con forte ironia manzoniana (risata amara nella tragedia).
  • Citazioni testuali/forme segnalate:

  • Espressione ripetuta dal manuale/docente: «La sventurata rispose...» (cap. X) — interrogazione sui riferimenti pronominali e di senso.
  • Indicatori di ironia manzoniana: alternanza comico/tragico (es.: la fuga della folla pur avendo appoggiato le armi fuori dalla chiesa).

  • Saba — prosa, contenuti e analogie:

  • Raccontino citato: episodio a Trieste (studenti e corteo patriottico; grida «Morte al Negus»; caricatura del Negus disegnata da uno studente).
  • Correzione tassonomica: il titolo da attualizzare è Negus (titolo etiope), non «Nebus» o «NĂ©bus».
  • Saba rileva la paura inconscia associata al «Negus»: figura dell’uomo nero come spauracchio infantile → lettura psicoanalitica.
  • Saba usa una metafora-patologia: la tubercolosi = malattia dell’Ottocento, il cancro = malattia del Novecento; analogia: fascismo = cancro del Novecento (invasivitĂ , manifestazione tardiva, totalitĂ /necrosi).
  • Termini medici usati: neoplasia / neoplasma; ipotesi interpretativa (letteraria, non medico-scientifica) che il cancro sia una «tentata rigenerazione» errata dell’organismo — parallelo alla borghesia che tenta, in ritardo, di ringiovanirsi con il fascismo.

  • Fascismo e politica estera:

  • Campagna d’Etiopia (anni ’30) come esempio di politica imperialista fascista; i ragazzi in cittĂ  inneggiano alla guerra.
  • Camicie nere: milizia fascista simbolo della violenza e dell’ideologia nazionalista/imperialista.

  • Avanguardie e quadro storico-culturale:

  • Posizione temporale: fine Ottocento – inizio Novecento.
  • Contesto economico‑sociale: seconda rivoluzione industriale; trasformazioni tecnologiche ed economiche che preparano il clima modernista/avanguardista.
  • Politica interna: etĂ  giolittiana (Giolitti: politica liberal-democratica di massa, riforme sociali, alfabetizzazione linguistica).
  • Crisi: fine dell’etĂ  giolittiana a causa di problemi interni e della prima guerra mondiale; la guerra (1914–1918) e l’entrata italiana nel 1915, la vittoria mutilata, portano a crisi demografiche e sociali che favoriranno radicalizzazioni culturali e politiche.

  • Indicazioni pratiche date dal docente:

  • Studiare i passi segnalati del manuale (pagine 417–448 e piĂą), conoscere i riferimenti alle edizioni del romanzo (1823, 1827, 1840).
  • Per le interrogazioni: il docente farĂ  domande brevi (3 domande), vuole evitare lunghe sovrabbondanze; occorre saper i punti chiave (romanzo storico, concezione manzoniana, episodi esemplificativi come il ponte/sagrato, Fermo e Lucia).
  • Materiale da portare: per il prossimo incontro portare il volume 5 (e non piĂą il 4/6, salvo indicazione contraria); per Leopardi portare il volume specificato (indicazione del docente).

đź§© Connections & Consequences

  1. Come il tema si inserisce nel quadro piĂą ampio
  2. La lezione mostra una catena storica e culturale: Manzoni → Flaubert → Verga → Pirandello/Svevo → avanguardie. Manzoni instaura categorie e dispositivi narrativi (romanzo storico, ironia, rapporto autore-narratore) che saranno rielaborati (oggettività, ritiro dell’autore) e radicalizzati in età contemporanea. Baudelaire fonda la modernità poetica che confluirà nelle pratiche poetiche di Montale, Saba e nelle sperimentazioni d’avanguardia.

  3. Perché questo è importante per capire il Novecento letterario e culturale

  4. La regressione del narratore e l’eclissi dell’autore sono tecniche che mettono in crisi le tradizionali coordinate del sapere e del giudizio; servono a leggere come la letteratura diventi strumento di denuncia sociale (contro i valori borghesi) e di sperimentazione espressiva. Le dinamiche sociali (industrializzazione, guerre, crisi demografiche) forzano trasformazioni formali: alfabetizzazione e politiche giolittiane, la perdita di certezze dell’intellettuale, la radicalizzazione giovanile, e infine l’irruzione del politicamente totalitario (fascismo), che condiziona la produzione letteraria e critica (anche nel modo in cui gli autori interpretano la modernità: Saba, in prosa, lo mette in metafora).

  5. Cross‑references e letture consigliate

  6. Riprendere i passi manzoniani sul Fermo e Lucia e le edizioni 1823/27/1840 per capire le revisioni.
  7. Leggere Flaubert (Madame Bovary) per confrontare la tecnica dell’oggettività e la regia del narratore.
  8. Leggere Verga (I Malavoglia, Rosso Malpelo) per la pratica verista dell’eclissi autoriale.
  9. I saggi critici di Franco Luperini per approfondire la nozione delle avanguardie come variante «oltranzista» del modernismo.
  10. Prose di Umberto Saba (passi sul fascismo, sulla campagna d’Etiopia; brani citati dal manuale, pp. 202–203) per comprendere la connessione letteratura/politica e la metafora tubercolosi/cancro.

Nota finale (organizzazione dello studio) - Seguendo l’ordine della lezione: cominciare con i nuclei teorici (ruolo del narratore, manoscritto ritrovato, romanzo storico), poi passare ai casi applicati (Manzoni – lettura puntuale dei passi indicati), quindi agli autori stranieri/di confronto (Flaubert, Baudelaire), chiudendo con Saba e il contesto storico (Giolitti, 1ª GM, avanguardie).
- Portare in aula il volume 5 per il prossimo incontro, essere pronti per domande brevi su passi precisi; ripassare le pagine indicate del manuale.