Le Avanguardie

Italiano — 30 October 2025



📚 La crisi post‑prima guerra mondiale, la generazione degli anni Ottanta e le avanguardie (primo Novecento)


🏛 Context & Background

La Prima guerra mondiale (1914–1918) — caratterizzata soprattutto dalla guerra di trincea — provocò enormi perdite umane e indebolì gli assetti economici, demografici e politici in Europa. Questa crisi favorì l’instabilità e il ricorso a regimi autoritari nel dopoguerra (in Italia l’ascesa del fascismo), mentre sul piano culturale si affermarono nuove tendenze poetiche e artistiche che rompevano con la tradizione ottocentesca e borghese.


🔑 Key Concepts & Developments

✨ Conseguenze sociali e politiche della guerra
La guerra di trincea causò una crisi demografica ed economica e una diffusa instabilità politica: in condizioni di disordine e crisi della democrazia, sorsero e si rafforzarono regimi autoritari (in Italia il fascismo). Il dopoguerra è il contesto in cui molti movimenti politici e culturali mutano assetto.

✨ Periodo giolittiano e nascita delle riviste (inizio XX secolo, ca. 1903)
Nel periodo giolittiano (inizio Novecento) nascono importanti riviste culturali come Il Regno e Leonardo (quest’ultima fondata nel 1903), luoghi di aggregazione per giovani intellettuali che anticipano le avanguardie.

✨ Generazione degli “anni Ottanta” (nati negli anni 1880)
I cosiddetti «giovani della generazione degli anni Ottanta» (nati intorno agli anni 1880) sono tra i protagonisti della rottura con la tradizione poetica: sperimentano nuove forme e sensibilità poetiche e partecipano alle prime avanguardie del primo Novecento.

✨ I Crepuscolari: definizione e caratteristiche
I crepuscolari (termine letterario) sono poeti caratterizzati da toni malinconici, riflessivi e sfumati — come in un “crepuscolo” — che vedono il tramonto della grande poesia simbolista e dannunziana. Rifiutano l’enfasi eroica, preferendo temi di intimità quotidiana, fragilità e «malinconia» (il cosiddetto mal di vivere).

✨ Le avanguardie (primo ventennio del Novecento)
Movimenti artistici e letterari che sovvertono le forme tradizionali: rottura con i canoni borghesi ed estetici precedenti, produzione teorica tramite manifesti, approccio interartistico (letteratura, pittura, scultura, musica). Caratteristiche: antagonismo verso i valori della borghesia, volontà di innovazione radicale, ma anche tendenze spesso elitarie e talvolta antidemocratiche per l’accessibilità limitata di molte opere.

✨ Cronologia sintetica e movimenti principali
- Avanguardie attive soprattutto fino alla metà degli anni ’20; il 1925 viene indicato come data simbolica di «ritorno all’ordine» (consolidamento del regime fascista e mutamenti culturali).
- Movimenti principali menzionati: Futurismo, Espressionismo, Dadaismo, Surrealismo (quest’ultimo più tardo). Il futurismo è il movimento italiano più emblematico fra le avanguardie.


🖼️ Notable Works / Figures

Fondatore del Futurismo: Filippo Tommaso Marinetti
Autore del Manifesto del Futurismo (1909), teorizzatore delle idee centrali del movimento: esaltazione della velocità, del dinamismo, dell’energia, del coraggio; rifiuto dei musei e del passato; celebrazione della guerra come elemento purificatore (posizione interventista in guerra).

Gruppo dei crepuscolari / giovani poeti (generazione degli anni Ottanta)
Giovanni Giacomo Corazzini, Guido Gozzano, Vittorio G. Govoni, Carlo Carrà? (non citato qui ma contemporaneo nelle arti), Aldo Palazzeschi, Adriano/Alberto? Campana (Giuseppe Ungaretti e Dino Campana vanno in diverse direzioni), Sbarbaro — poeti che sperimentano nuove forme e sensazioni, opponendosi alla poesia dannunziana e simbolista.

Esempio fondamentale della “crisi modernista”: Eugenio Montale – Ossi di seppia (1925)
Prima raccolta importante di Montale: tema del mal di vivere, correlativo oggettivo, tensione esistenziale, ritirata dall’esibita rottura avanguardista verso un intellettualismo riflessivo; Montale è storicamente un intellettuale antifascista.

Autori citati e figure di riferimento
Gabriele D’Annunzio (modello della poesia eroica e decadente da cui i crepuscolari si distanziano), Giovanni Pascoli (spesso contrapposto ai crepuscolari), Palazzeschi (esempi di gioco sonoro e sperimentazione linguistica), Italo Svevo (amico/contatto di Montale, citato), ecc.


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Tutti i riferimenti, concetti, citazioni e termini emersi nella lezione, con correzioni e spiegazioni:

  • Prima guerra mondiale: guerra di trincea, elevato numero di morti, crisi demografica/economica/sociale — fattori che favoriscono la diffusione di regimi autoritari nel dopoguerra.
  • InstabilitĂ  politica post‑1918 → ascesa del fascismo; Marcia su Roma 1922 (inizio della penetrazione del fascismo in Italia); 1925 indicato come anno‑simbolo del giro verso il «ritorno all’ordine» e della sistemazione autoritaria.
  • Periodo giolittiano (Giolitti: primo Novecento) come scenario storico di nascita di nuove riviste culturali; riviste citate: Il Regno, Leonardo (Leonardo, 1903).
  • Generazione degli anni Ottanta = nati negli anni 1880; tra loro molti poeti che innovano rispetto alla tradizione.
  • I crepuscolari: sensibilitĂ  malinconica, toni intimisti e «sfumati» — la parola chiave è crepuscolo (tramonto): tramonto della poesia tradizionale (D’Annunzio, Pascoli, simbolisti, decadentisti).
  • Poeti citati come esemplificativi: Corazzini, Govoni, Gozzano, Campana, Sbarbaro (tra le figure principali collocate nella transizione verso l’avanguardia).
  • Avanguardie: definizione e meccanismi — azione sovversiva verso forme tradizionali; spesso ribellismo intellettuale di matrice piccolo‑borghese; carattere internazionale e interartistico (coinvolgono letteratura, pittura, scultura, musica).
  • Movimenti principali elencati: Futurismo, Espressionismo, Dadaismo, Surrealismo. Nota cronologica: molti di questi sviluppi si collocano tra la Belle Époque, la Grande Guerra e i primi decenni del Novecento, con una «finestra» particolarmente attiva fino alla metĂ  degli anni ’20 (il docente ha indicato il 1925 come data significativa).
  • Aspetti estetici e sociali delle avanguardie: rottura delle forme, manifesti programmatici (carattere «militante», riferimento al termine «avanguardia» militare), ricerca di nuove tecniche e linguaggi, ma anche difficoltĂ  di comprensibilitĂ  per le masse → possibile tendenza elitaria.
  • Il Futurismo (Marinetti): posizioni centrali del Manifesto del Futurismo:
  • Esaltazione della velocitĂ , del dinamismo, del macchinismo (es.: “l’automobile ruggente” come simbolo della nuova bellezza della velocitĂ ).
  • Celebrazione del coraggio, dell’audacia e dell’amore del pericolo.
  • Posizione interventista e favorevole alla guerra come mezzo di distruzione/rinnovamento.
  • Rifiuto del passato: attacco ai musei, alle biblioteche, alle accademie (chiamati «cimiteri» o «dormitori pubblici»), invito a «dare fuoco agli scaffali», a demolire le cittĂ  venerate come monumenti morti.
  • Atteggiamenti provocatori: misoginia espressa nel manifesto (disprezzo per la donna), esaltazione del gesto distruttore e del patriottismo bellicista.
  • Innovazioni formali in letteratura: abolizione/superamento della sintassi tradizionale, uso della «parola in libertà» (disposizione libera dei termini, abolizione di aggettivi e avverbi per ottenere il sostantivo «nudo»), abolizione della punteggiatura, uso di segni matematici e musicali nella scrittura, introduzione nella poesia di elementi nuovi come rumore, peso, odore, cioè le qualitĂ  fisiche degli oggetti (principio che anticipa le sperimentazioni sonore e fonetiche come gli intonarumori).
  • Manifesti e testi di esempio: oltre al Manifesto di Marinetti (1909), autori come Palazzeschi sperimentano giochi sonori e nonsense verbali (esempi di versi giocosi e onomatopeici).
  • Esempi concreti/laboratorio didattico citati dal docente: riferimenti a pagine del manuale (indicazioni di pagina del testo adottato: p. 642 e seguenti per arte; p. 655, p. 668, p. 672, p. 677, p. 678, p. 682 — dove si trovano il manifesto e testi di Palazzeschi e materiali sui pittori futuristi). L’insegnante invita a leggere il manifesto e le poesie con calma a casa.
  • Ruolo della pittura futurista: resa della velocitĂ  e del movimento (rottura con la pittura tradizionale). I pittori futuristi sono citati come esempio di avanguardia interartistica.
  • Montale e il «ritorno all’ordine»/modernismo: Ossi di seppia (1925) — Montale come figura di transizione modernista, con rifiuto dell’esibizione rotturista e con tematiche esistenziali (mal di vivere, uso del correlativo oggettivo). Montale antifascista (impegnato poi in scritti di contrasto al regime); amicizie culturali citate (Italo Svevo).

đź§© Connections & Consequences

  1. Come si inserisce il tema nel contesto piĂą ampio
  2. La crisi bellica e la destabilizzazione sociale del primo dopoguerra reindirizzano la produzione culturale: da una parte spingono alla sperimentazione radicale (avanguardie); dall’altra aprono lo spazio politico per soluzioni autoritarie. Le avanguardie, pur essendo rivoluzionarie sul piano estetico, si intrecciano complessamente con la realtà politica (es. il futurismo e il suo rapporto ambiguo con il fascismo).

  3. Perché è importante per capire sviluppi successivi

  4. Le sperimentazioni linguistiche e formali del primo Novecento (parole in libertà, manipolazione della sintassi, inserimento di rumore e materia nella poesia) influenzeranno la poesia e le arti del secolo; la riflessione sul «ritorno all’ordine» (anni venti), la centralità della cultura nel confronto con i regimi e il ruolo pubblico/intellettuale degli scrittori (es. Montale) sono nodi fondamentali per leggere la letteratura e l’arte del XX secolo.

  5. Cross‑references utili per lo studio

  6. Confrontare i Crepuscolari (Corazzini, Gozzano, Govoni, Sbarbaro) con D’Annunzio e Pascoli per capire il «tramonto» della poesia ottocentesca.
  7. Leggere il Manifesto del Futurismo di Marinetti (1909) e poesie/poetica di Palazzeschi per cogliere pratiche formali come il gioco sonoro e il nonsense.
  8. Studiare Ossi di seppia (Montale, 1925) come esempio di passaggio dal modernismo all’impegno critico/intellettuale e come contrappeso al lirismo avanguardistico.
  9. In storia dell’arte: analizzare i pittori futuristi (manuale, pagine indicate dall’insegnante: p. 677 e seguenti) per vedere come la tematica della velocità si traduca in tecnica pittorica.

Nota finale del docente (ricordata in lezione): consultare con calma il manifesto del futurismo e i testi antologizzati sul manuale (pagine segnalate) e rivedere a casa le poesie e gli estratti proposti. Appuntamento per approfondire altri testi e attivitĂ  nel prossimo incontro.