Fattori di divisione dell'Italia postunitaria
Storia — 14 October 2025
📚 La politica italiana tra il 1861 e il 1865: Rimpasti ministeriali, Ricasoli, la Spedizione di Garibaldi e la Convenzione di Settembre
🏛 Context & Background
Dopo l’unificazione formale del Regno d’Italia (1861) il quadro politico rimane turbolento. Alla morte di Camillo Benso di Cavour (primo ministro, scomparso nel giugno 1861) l’Italia perde una leadership forte e si apre una fase di sostituzioni ministeriali, tensioni interne tra moderati e rivoluzionari, e manovre diplomatiche internazionali che riguardano in particolare la questione romana e la presenza francese a difesa del Papato.
🔑 Key Concepts & Developments
✨ Sostituzione di Cavour e ruolo di Bettino Ricasoli (1861)
Dopo la morte di Cavour (giugno 1861) il nuovo presidente del Consiglio è Bettino Ricasoli (1809–1880), detto il “Barone di Ferro”. Toscano, figura conservatrice ma energica, ricoprì il ruolo di primo ministro nel 1861–1862 (e successivamente nel 1866–1867). Ricasoli era noto per la fermezza amministrativa, l’insistenza sull’efficienza e il controllo manageriale delle sue proprietà e iniziative pubbliche.
🌿 Ricasoli e l’agricoltura senese: la viticoltura del Chianti
Ricasoli fu promotore dello sviluppo agricolo senese e toscano, concentrandosi in particolare sul Chianti. È accreditato per aver sistematizzato pratiche viticole e una formula di mescolanza/vinificazione che contribuirono a stabilire il vino Chianti come prodotto caratteristico del territorio. La sua tenuta più nota è il Castello di Brolio (Comune di Gaiole in Chianti), centro di un’azienda agricola e vinicola molto organizzata, con vasti vigneti dalle “colline pettinate” e migliaia di addetti. Inoltre Ricasoli fu tra i fondatori del quotidiano La Nazione (Firenze), giornale nato nel contesto risorgimentale in onore dell’unità italiana.
⚜️ Origine e atteggiamento aristocratico di Ricasoli
Ricasoli vantava un orgoglio dinastico e un’antica genealogia (nelle fonti dell’epoca la famiglia viene presentata come tra le più antiche del territorio), atteggiamento che lo portava a contrapporsi con tono fiero anche ai Savoia. Questo senso di superiorità sociale e storica influenzò i suoi rapporti con il nuovo re Vittorio Emanuele II.
🔥 La Spedizione di Garibaldi per Roma (estate 1862) e l’Aspromonte
- Motivazione: Giuseppe Garibaldi — che l’anno precedente aveva compiuto il gesto di Teano (incontro con Vittorio Emanuele II e rinuncia al regno delle terre conquistate) — si pente del suo moderatismo e rilancia un’iniziativa per prendere Roma. Nel 1862 organizza una nuova spedizione popolare verso Roma, raccogliendo migliaia di volontari giovani e animati da spirito rivoluzionario.
- Percezione politica: Il movimento garibaldino viene visto come estremista e pericoloso dalla destra governativa e da settori moderati; la destra lo considera una minaccia all’ordine pubblico.
- Intervento governativo: Il governo (all’epoca guidato da Ricasoli/ministero moderato e d’accordo col re) decide di fermare Garibaldi con la forza per evitare una guerra aperta con le potenze straniere e un conflitto civile.
- Scontro all’Aspromonte (29 agosto 1862): L’incontro avviene sull’Aspromonte (massiccio montuoso della Calabria, vicino a Reggio Calabria), luogo impervio dell’Appennino calabrese. Nell’azione Garibaldi viene ferito al piede da un colpo sparato dalle truppe italiane (un giovane ufficiale che faceva fuoco). Garibaldi tuttavia ordina ai suoi di non aprire il fuoco: il suo comando è pacifico e volta a evitare uno spargimento di sangue maggiore.
- Conseguenze immediate: Garibaldi viene catturato e posto sotto custodia (sorvegliato dai Carabinieri; in pratica arresti domiciliari o una detenzione controllata). Riceve cure chirurgiche (gli viene estratta la pallottola dal piede dal miglior chirurgo dell’epoca) e guarisce. La pallottola e la vicenda divennero simboli e oggetto di devozione/ricordo: la palla fu esibita come reliquia nelle manifestazioni popolari e in molte città italiane. L’episodio dimostra quanto fosse pericolosamente vicina la possibilità di guerra civile in quegli anni.
🤝 La Convenzione di Settembre (1864) e la questione romana
- Accordo italo-francese (30 settembre 1864): il governo italiano e l’imperatore Napoleone III siglano la Convenzione di Settembre. L’Italia si impegna a non attaccare direttamente Roma; la Francia si impegna a ritirare i suoi soldati dall’Urbe.
- Ritiro francese: le truppe francesi vengono effettivamente ritirate da posizioni difensive immediate attorno a Roma e ricondotte sui loro porti (citato nel corso della lezione il porto di Tolone come base francese pronta a reimbarcare e intervenire in caso di tradimento italiano). Ciò significa che i francesi mantengono la possibilità di intervenire rapidamente se la situazione dovesse precipitare.
- Finalità diplomatica: l’accordo serve a dare tempo e un’apparenza di stabilità: gli italiani dimostrano buona fede e i francesi dicono di allontanarsi, ma restano pronti a intervenire.
🏛 Trasferimento della capitale da Torino a Firenze (1865) e moti di Torino
- Come segnale di buona fede verso i francesi e per esigenze politiche interne, il governo sposta la capitale da Torino a Firenze: Firenze è capitale dal 1865 al 1870/1871 (nella lezione si indica 1865–1870, periodo di circa cinque anni).
- A Torino scoppiano sommosse e tumulti quando si ufficializza lo spostamento: i torinesi avvertono un forte danno d’onore e di interesse economico (perdita di uffici, funzioni statali, lavoro, indotto commerciale). Le rivolte vengono represse con l’intervento della polizia e dell’esercito, con decine di morti segnalati nella lezione.
- Motivazioni: Torino era considerata troppo vicina alla Francia (confini), culturalmente per molti aspetti “mezza francese” (l’élite parlava spesso francese) e quindi poco rappresentativa della nuova unità nazionale; inoltre la posizione geografica non era ritenuta ideale come capitale dell’Italia unificata.
🖼️ Notable Works / Figures
Personaggio: Bettino Ricasoli (1809–1880), il “Barone di Ferro”
Primo ministro dopo la morte di Cavour, toscano, organizzatore agricolo, promotore del Chianti, fondatore del quotidiano La Nazione, proprietario del Castello di Brolio (Gaiole in Chianti).Personaggio: Giuseppe Garibaldi (1807–1882)
Eroe popolare, leader delle spedizioni garibaldine, pentito del suo atto di Teano e promotore di una nuova spedizione verso Roma nel 1862; ferito all’Aspromonte e catturato, ordinò ai suoi di non sparare e divenne simbolo della tensione tra movimento rivoluzionario e stato unitario.Personaggio: Vittorio Emanuele II
Re del nuovo Regno d’Italia, interlocutore diretto nelle scelte pratiche sulla guida del governo e nelle manovre diplomatiche con la Francia.Evento: Convenzione di Settembre (30 settembre 1864)
Trattato italo‑francese che prevedeva il ritiro delle truppe francesi da Roma e l’impegno italiano a non attaccare la città, con il contemporaneo spostamento della capitale (escamotage diplomatico).
📖 Supporting Details
- Data rilevante: morte di Camillo Benso, conte di Cavour — giugno 1861 (causa della necessità di un nuovo primo ministro).
- Ricasoli: soprannome “Barone di Ferro”, tenuta al Castello di Brolio (comune di Gaiole in Chianti), sviluppo vigneti, inventore/standardizzatore della formula del Chianti, fondatore di La Nazione (quotidiano toscano), forte senso aristocratico e orgoglio dinastico (contrapposizione verbale con i Savoia).
- Garibaldi 1862: organizzazione di una nuova spedizione estiva per Roma; migliaia di giovani volontari rispondono alla chiamata; percezioni politiche contrapposte (destra/governo vs sinistra/garibaldini); intervento dell’esercito; scontro all’Aspromonte (fine agosto 1862); Garibaldi ferito al piede da un colpo sparato dai soldati italiani; ordine di non rispondere al fuoco; cattura e custodia controllata; operazione chirurgica di estrazione della pallottola; la pallottola diventa reliquia esposta in cerimonie e manifestazioni.
- Rischio di guerra civile e intervento straniero: la vicenda rivela quanto fosse pericoloso lo scontro fra forze governative e volontari garibaldini e quanto facilmente potessero intervenire le potenze straniere se la situazione degenerava.
- Convenzione di Settembre 1864: accordo segreto/pubblico con la Francia di Napoleone III; ritiro apparente delle truppe francesi dall’intorno di Roma (deposito logistico a Tolone) ma possibilità di rapido reimbarco in caso di necessità; impegno italiano a non assumere iniziative militari immediate su Roma.
- Trasferimento capitale: dal 1865 Firenze divenne capitale (periodo indicato nella lezione: 1865–1870 circa); Torino esplode in tumulti per la perdita dello status di capitale; repressione con vittime e conseguenze economiche e sociali per Torino (perdita di uffici, indotto, ruoli istituzionali).
🧩 Connections & Consequences
- Collocazione storica: gli eventi descritti (morte di Cavour, governo Ricasoli, Spedizione di Garibaldi, Convenzione di Settembre, trasferimento della capitale) appartengono alla fase post‑unitaria del Risorgimento (primi anni 1860), caratterizzata da forte contrapposizione fra esigenze di ordine dello Stato nazionale e spinte rivoluzionarie popolari.
- Importanza: queste vicende mostrano la difficoltà di trasformare la conquista militare e politica dell’unità in un ordine stabile: il governo moderato doveva controllare i “plebeismi” rivoluzionari per evitare una guerra civile e l’intervento delle potenze straniere (in particolare la Francia a difesa del Papa). Allo stesso tempo la Capitale e la questione romana restavano nodi irrisolti, risolti solo più tardi con la presa di Roma (1870).
- Raccordi con sviluppi successivi: la Convenzione di Settembre e lo spostamento della capitale a Firenze furono passaggi tattici in vista della soluzione definitiva della questione romana; la prudenza moderata dello Stato cedette definitivamente solo dopo gli eventi europei che portarono alla caduta della protezione francese su Roma (1870) e alla sua annessione al Regno d’Italia. Ricasoli e Garibaldi rappresentano due poli della politica italiana dell’epoca: il primo il governo moderato/manageriale, il secondo l’azione popolare rivoluzionaria.
Se desideri, posso aggiungere una cronologia visuale sintetica (con le date principali: 1861 morte di Cavour; 1861–62 governo Ricasoli; 29 agosto 1862 Aspromonte; 30 settembre 1864 Convenzione di Settembre; 1865 trasferimento capitale a Firenze) e una mappa che indichi Aspromonte, Gaiole in Chianti (Castello di Brolio) e i luoghi politici citati.