Terza guerra d'Indipendenza e guerra franco-prussiana
Storia — 21 October 2025
📚 L’Italia e i grandi conflitti europei (1860–1871): dalla guerra austro-prussiana alla proclamazione dell’Impero tedesco
🏛 Context & Background
Tra gli anni 1860 e 1871 l’Europa vive una fase convulsa di guerre e riassetti nazionali: la Prussia guidata da Otto von Bismarck avvia il processo di unificazione tedesca con guerre lampo contro potenze rivali (Austria prima, Francia poi); nello stesso periodo l’Italia completa la sua unificazione territoriale approfittando degli scontri fra grandi potenze e grazie ad alleanze strategiche. Le relazioni diplomatiche (e gli odi nazionali) tra Francia, Austria, Germania e Italia saranno decisive per la definizione degli stati nazionali e per tensioni che perdureranno fino al XX secolo.
🔑 Key Concepts & Developments
⚔️ La Prussia di Bismarck e la logica della guerra per l’unificazione
Otto von Bismarck (Ministerpräsident di Prussia dal 1862) applica la politica del “realismo politico” (Realpolitik): usa la forza militare e alleanze opportunistiche per espandere l’influenza prussiana e realizzare l’unità tedesca sotto la guida prussiana.
💥 “Blitzkrieg” e mentalità militare prussiana
Il termine tedesco Blitzkrieg (lampo + guerra) indica l’idea di guerra rapida e risolutiva. Pur essendo associato soprattutto alla Seconda guerra mondiale, il concetto riflette una tradizione di efficiente organizzazione militare e di attacchi concentrati che la Prussia coltiva già nell’Ottocento. Le guerre pratiche si rivelano tuttavia spesso più lunghe e complicate di quanto previsto.
🛡️ Alleanza strategica Italia–Prussia (1866)
La Prussia, per sconfiggere l’Austria sul fronte tedesco, chiede l’alleanza dell’Italia per aprire un fronte meridionale contro l’Impero asburgico. L’Italia accetta: è l’occasione per tentare di ottenere il Veneto e completare l’unità nazionale. Per l’Italia questo conflitto prende il nome di Terza guerra di indipendenza (1866).
📈 Risultato strategico: vittoria politica della Prussia e guadagno territoriale per l’Italia
La vittoria prussiana su Austria porta all’indebolimento asburgico in Germania e, per l’Italia, alla cessione del Veneto (tramite negoziati e passaggi diplomatici con la Francia). Quindi, anche se l’esercito italiano subisce sconfitte in campo, l’esito politico è favorevole all’unificazione italiana.
🖼️ Notable Works / Figures
Leader: Otto von Bismarck (1815–1898)
Architetto della Realpolitik prussiana e principale artefice dell’unificazione tedesca sotto la guida di Prussia.Leader italiano: Camillo Benso di Cavour (1810–1861)
Primo ministro del Regno di Sardegna (Piemont e poi forza trainante dell’unità italiana; in carica dal 1852 in varie occasioni).Eroe popolare: Giuseppe Garibaldi (1807–1882)
Condottiero volontario, guida i “Cacciatori delle Alpi” e poi volontari nel 1866; famoso per l’azione in Trentino e per il telegramma “Obbedisco”.Ammiraglio italiano: Carlo di Persano (1806–1883)
Comandante della flotta italiana a Lissa (1866); poi processato e degradato per il disastro navale.Ammiraglio austriaco: Wilhelm von Tegetthoff (1827–1871)
Vittorioso a Lissa; la sua celebre osservazione mette in rilievo il valore dei marinai austriaci contro navi italiane più moderne.Re di Sardegna / poi Re d’Italia: Vittorio Emanuele II (1820–1878)
Capo dello Stato che guida la costruzione dello Stato italiano; interlocutore diretto di Garibaldi.Napoleone III (1808–1873)
Imperatore francese sconfitto a Sedan (1870). In alcune fasi media tra Austria e Italia o esercita protezione su Roma (truppe francesi a difesa del Papa fino al 1870).Guglielmo I di Prussia (Wilhelm I, 1797–1888)
Proclamato Kaiser (imperatore) del nuovo Impero tedesco nel gennaio 1871.
📖 Supporting Details (tutte le informazioni, nomi, date, termini, spiegazioni)
- Cronologia essenziale:
- 1852: Camillo Benso di Cavour diventa primo ministro del Regno di Sardegna (punto di riferimento per la politica italiana).
- 1862: Otto von Bismarck diventa capo del governo prussiano (Ministerpräsident) e fa partire la politica di unificazione.
- 1866: Guerra austro-prussiana (detta anche guerra prusso-austriaca). Italia si schiera con la Prussia: è la Terza guerra d’indipendenza italiana.
- 24 giugno 1866: Battaglia di Custoza (la battaglia campale in cui i corpi italiani subirono una sconfitta; la zona è tra Verona e Milano; evento paragonato alle battaglie del 1848).
- 20 luglio 1866: Battaglia navale di Lissa (Isola di Lissa/Lissa nell’Adriatico; oggi Vis, Croazia). Flotta italiana comandata da Carlo di Persano; flotta austriaca guidata da Tegetthoff. Nonostante superiorità tecnica italiana in molti aspetti, la flotta austriaca ottenne la vittoria. L’ammiraglio austriaco osservò che «uomini d’acciaio su navi di legno sconfissero uomini di legno su navi d’acciaio» — sottolineando il valore umano e tattico.
- 3 luglio 1866: Battaglia di Sadowa / Königgrätz (decisiva vittoria prussiana contro l’Austria). Sconfiggendo l’Austria, la Prussia impone una revisione degli equilibri in Germania e in Italia.
- Esito: Veneto viene ceduto dall’Austria — passaggio diplomatico che coinvolge la Francia; Veneto (con Venezia) entra nell’Italia unita grazie alla vittoria prussiana.
- 1866 – Azioni garibaldine:
- Garibaldi guida i volontari chiamati Cacciatori delle Alpi e altre colonne volontarie verso il Trentino; azioni eroiche in montagna, marce forzate e combattimenti sui passi alpini (es.: avanzamento verso il Tirolo/Bolzano).
- Bezzecca (21 luglio 1866): vittoria garibaldina in Trentino; dopo l’armistizio Garibaldi riceve un telegramma dal re Vittorio Emanuele II che gli ordina di cessare le ostilità. Garibaldi risponde con l’unica parola famosa: «Obbedisco» (telegramma brevissimo che esprime obbedienza nonostante il rammarico).
- 1867: Garibaldi tenta la presa di Roma; gira l’Italia con discorsi patriottici e slogan (es.: frase da lui usata in comizi: “Alla rinfrescare muoveremo” — ordine di muoversi quando le condizioni lo permettono; invito alla mobilitazione estiva/autunnale).
- 18 settembre 1867: Garibaldi arrestato brevemente a Siena durante un comizio; subito dopo tenta la spedizione su Roma.
- 3 novembre 1867: Battaglia di Mentana (vicino a Roma). Garibaldi viene respinto dalle truppe pontificie sostenute dall’esercito francese, che dispone di fucili Chassepot a ripetizione — arma più moderna e letale rispetto ai fucili dei volontari garibaldini.
- 1870: Guerra franco-prussiana. Decisione e svolgimento:
- 2 settembre 1870: Sedan — sconfitta decisiva dell’esercito francese; Napoleone III catturato; crolla il Secondo Impero francese. La battaglia e la resa a Sedan sono un punto di rottura.
- Nel giro di settimane le truppe prussiane occupano gran parte della Francia settentrionale e assediano Parigi.
- 18 gennaio 1871 (in realtà 18 gennaio 1871): nella Reggia di Versailles (Sala degli Specchi) viene proclamato il Deutsches Reich (l’Impero tedesco), con Guglielmo I (Wilhelm I) incoronato Kaiser. Questo evento segna la nascita del cosiddetto Secondo Reich (1871–1918), anche chiamato Regno Guglielmino o Reich bismarckiano.
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1871: Comune di Parigi (Marzo–Maggio/Giugno 1871) — insurrezione popolare rivoluzionaria/socialista che governa Parigi per poche settimane: nazionalizzazioni, gestione collettiva, esperimenti di democrazia diretta. La Comune viene repressa duramente (la “Semaine sanglante”), con grande numero di morti e deportati: la repressione fu cruenta e traumatica per la Francia.
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Termini e concetti:
- Blitzkrieg: “guerra lampo” (termine moderno che richiama strategie di attacco rapido).
- Kaiser: imperatore (termine tedesco).
- Reich: impero (termine tedesco). La proclamazione del 1871 è definita “Secondo Reich” (i nazisti placheranno poi il “Terzo Reich”).
- Chassepot: fucile da fanteria francese a ripetizione (moderno nell’epoca), usato dalle truppe pontificie a Mentana.
- Realpolitik: politica realistica, pragmatica e di potere praticata da Bismarck.
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Revanscismo / revanchisme: sentimento francese di rivincita per la sconfitta di Sedan e la perdita dell’onore nazionale, che alimenterà le tensioni future (anche fino ai trattati del 1919).
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Citazioni e episodi significativi:
- Garibaldi: il telegramma “Obbedisco” — simbolo della sua disciplina verso l’autorità dello stato malgrado il personale desiderio di continuare a combattere.
- Ammiraglio Tegetthoff (Austria) a Lissa: il commento sulla supremazia morale e combattiva degli equipaggi austriaci nonostante le carenze materiali.
- Firma della resa di Sedan avvenuta in un vagone ferroviario sul campo di battaglia — immagine che ritornerà simbolicamente con il vagone della firma del 1918/1919 (e con la firma del Trattato di Versailles del 1919, quando la Francia detta le condizioni).
🧩 Connections & Consequences
- Come si inserisce il tema nel quadro più ampio?
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Le guerre prussiane (contro Austria nel 1866 e contro la Francia nel 1870) sono tappe fondamentali dell’unificazione tedesca: Bismarck crea un nuovo grande stato tedesco sotto la corona prussiana. Parallelamente, l’Italia completa l’unificazione territoriale in modo opportunistico sfruttando conflitti tra grandi potenze. Le rivalità europee ridisegnano confini, alleanze e ruoli internazionali.
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Perché è importante per le vicende successive?
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La vittoria prussiana e la creazione dell’Impero tedesco (Secondo Reich) provocano uno spostamento di equilibrio in Europa, alimentano un sentimento nazionale francese di rivalsa (revanchisme) e pongono le basi delle rivalità franco‑tedesche che saranno centrali nella politica europea fino alla Prima guerra mondiale. La resa di Sedan e l’umiliazione francese contribuiranno a richieste di rivincita che influenzeranno la politica francese fino al 1919 (Trattato di Versailles) e oltre.
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Collegamenti a eventi/figure trattati in altre lezioni:
- Il parallelo con l’Italia: Cavour e il processo di unificazione (1850s–1861) e il ruolo delle insurrezioni e dei volontari (Garibaldi) nell’unificazione.
- Tecnologia militare e differenze: l’importanza delle armi moderne (Chassepot) a Mentana e delle strategie operative (Blitzkrieg come concetto) nelle guerre moderne.
- Simboli e memoria: la proclamazione dell’Impero a Versailles e la successiva firma del Trattato del 1919 nella stessa sala sono esempi di come la memoria e il simbolismo siano usati nella politica internazionale.
Se vuoi, posso preparare una linea del tempo sintetica con tutte le date chiave, una mappa semplificata degli spostamenti delle armate (Prussia, Austria, Italia), e un glossario dei termini militari/diplomatici citati (Blitzkrieg, Reich, Chassepot, revanscismo, Realpolitik).