Sciascia, Leopardi e Avanguardie
Italiano — 4 November 2025
📚 Leonardo Sciascia — Il giorno della civetta; Giacomo Leopardi: biografia, opere e pensiero; Le avanguardie novecentesche (Futurismo, Dadaismo, Surrealismo)
(Sintesi integrale della lezione: analisi del romanzo di Sciascia e del brano letto, quadro biografico e poetico di Leopardi, quindi introduzione alle avanguardie storiche e loro rapporti con arte e psicanalisi.)
🏛 Context & Background
La lezione si è articolata in tre nuclei didattici collegati: 1) introduzione al romanzo civile e di denuncia di Leonardo Sciascia, Il giorno della civetta (1961), con lettura e analisi dell’incipit e tematizzazione dell’omertà e della mafia in Sicilia; 2) sviluppo di un’ampia scheda biografica su Giacomo Leopardi (1798–1837): famiglia, formazione autodidatta, opere principali, salute e teoria filosofica del piacere; 3) panoramica introduttiva sulle principali avanguardie novecentesche (Futurismo, Dadaismo, Surrealismo), i loro manifesti e conseguenze artistiche (incluse le ricadute sul cinema e la pittura surrealista).
🔑 Key Concepts & Developments
🕵️♂️ Leonardo Sciascia — Il giorno della civetta (1961) e il romanzo civile
Il Giorno della civetta (1961) di Leonardo Sciascia è un romanzo breve che affronta il problema della mafia in Sicilia e la collusione con le Istituzioni. È un giallo civile: la vicenda si apre con un omicidio in una piazza di paese e l’indagine è condotta da un capitano dei carabinieri proveniente dal Nord. Il testo mette in luce i meccanismi dell’omertà, la resistenza comunitaria a parlare e la difficoltà dello Stato a far emergere la verità. L’autore è siciliano (nato nel 1921, morto nel 1989) e il romanzo è ambientato nella Sicilia del secondo dopoguerra; Sciascia si inserisce in una tradizione di narratori siciliani (menzionati in lezione: Giovanni Verga e Luigi Pirandello come riferimenti storici) che trattano problemi sociali e contesti meridionali.
📖 Lettura dell’incipit: scena del bus e concetto di omertà
L’incipit letto descrive una scena mattutina: un autobus si ferma in una piazza grigia d’alba; un uomo vestito di scuro viene colpito da due colpi e muore; il venditore di panelle, il bigliettaio e i passeggeri assistono alla scena ma restano silenti o impacciati. Dalla scena emergono: il rimando al reale (modello giallo), la descrizione minuziosa dell’ambiente e, soprattutto, il tema dell’omertà: i testimoni non parlano, il bigliettaio non riesce a ricordare i nomi, lo Stato (il maresciallo/carabinieri) chiede nomi per le indagini ma si scontra con la reticenza collettiva. L’autore precisa che l’episodio è ispirato a un fatto reale del 1947 (omicidio di un sindacalista comunista citato nella lezione con il nome Muraglia).
✍️ Tecnica narrativa di Sciascia
- Unione di genere giallo e saggio civile: la trama poliziesca è usata per indagare fenomeni sociali (mafia, complicità).
- Registro descrittivo asciutto, attenzione ai dettagli e al parlato popolare; indagine morale oltre che procedurale.
- Tema centrale: omertà come meccanismo sociale che ostacola la giustizia.
📚 Giacomo Leopardi — contesto biografico e culturale (1798–1837)
- Nascita: 29 giugno 1798 a Recanati (allora nello Stato Pontificio). Morte: 1837.
- Famiglia: padre Monaldo Leopardi (conservatore, appartenente alla nobiltà locale), madre Adelaide, fratelli principali citati: Carlo e Paolina. Monaldo è figura chiave: uomo conservatore ma con grande biblioteca.
- Biblioteca paterna: acquisita tra il 1808–1812 (con importanti acquisti dopo vendite pubbliche), conteneva oltre 10.000 volumi ed è stato il centro educativo della famiglia e dell’istruzione di Giacomo.
- Formazione: autodidatta; periodo dei “sette anni di studio matto e disperatissimo” (1809–1816, età 11–18) durante i quali studia latino e greco, traduce classici e costruisce le sue basi culturali.
- Tentativi di fuga: prima fuga tentata nel 1819 (scoperta dal padre), progetto di fuggire all’età della maggiore (21 anni) per sottrarsi alla prigione familiare di Recanati.
- Amicizie e rapporti intellettuali: Pietro Giordani (intellettuale classicista e corrispondente), Antonio Ranieri (amico e confidente), citazione critica e biografica di Pietro Citati come studioso moderno.
- Salute: malattia cronica (probabile tubercolosi ossea / malattia complessa) che ferma la crescita, produce deformazioni e molti sintomi (problemi oculari, respiratori, digestivi ecc.); statura ricostruita intorno a 1,41 m menzionata nella lezione. I medici dell’epoca non capirono compiutamente la patologia: Leopardi curò in larga parte se stesso.
- Vita affettiva e fragilità: sofferenza ricorrente, pensieri suicidi in periodi (in particolare attorno al 1819), delusioni amorose e intime frustrazioni legate anche alla propria condizione fisica.
📜 Opere principali, temi e concetti leopardiani
- “Zibaldone di pensieri”: diario filosofico-prosaico (brevi appunti, riflessioni) di vaste dimensioni, decine di migliaia di righe (citati circa 4.000 pagine): base teorica del suo pensiero.
- “Operette morali”: raccolta in prosa, testi filosofico-ironic i, prodotti soprattutto durante il periodo di conversione alla prosa filosofica.
- Poesie principali citate in lezione: L’infinito (1819), A Silvia, Il sabato del villaggio, Alla luna, La ginestra (ultima fase della produzione; “seconda parte” della vita poetica).
- Teoria del piacere: Leopardi elabora l’idea che il piacere sia essenzialmente sospensione del dolore o aspettativa di qualcosa che spesso non si realizza — visione pessimistica/realistica della condizione umana.
- Periodo di silenzio poetico: circa 1823–1828, periodo di crisi creativa e salute, dedicato invece all’elaborazione filosofica; poi “risorgimento poetico” con testi maggiori fino alla morte.
- La poesia non è mera nostalgia: è riflessione filosofica della condizione umana, spesso in chiave tragica e riflessiva.
🎨 Avanguardie: definizione e cenni storici
- Le avanguardie si radicano nei primi decenni del Novecento (inizi del 1900), reazione alla tradizione ottocentesca e ricerca di rottura formale. In Italia l’espressione letteraria più radicale fu il Futurismo; in Europa si diffusero anche Dadaismo e Surrealismo. Le avanguardie reagiscono al passato, propongono innovazioni tecniche e linguistiche e spesso si legano ai fermenti politici e sociali dell’epoca.
⚡ Futurismo (Marinetti e il manifesto)
- Fondatore: Filippo Tommaso Marinetti; manifesto pubblicato nel 1909 (Parigi). Idee: esaltazione della modernità, velocità, macchina, tecnologia, rottura col passato estetico; uso di suoni violenti, contiguità lessicale e rottura dei canoni ritmici e formali. Il futurismo letterario predilige l’innovazione linguistica e il rifiuto della bellezza tradizionale.
- Conseguenze politiche e biografiche: Marinetti e molti futuristi mostrarono poi posizioni interventiste e alcuni simpatizzarono con il fascismo; Marinetti all’inizio degli anni ’20 aderì al fascismo e nel 1929 entrò nell’Accademia d’Italia — circostanza evidenziata in lezione come contraddizione storica rispetto alla rottura manifestata all’inizio.
😵 Dadaismo (Zurigo, Tzara) — anti-arte e anti-regole
- Nacque a Zurigo (Cabaret Voltaire, intorno al 1916) come reazione all’assurdità della guerra e ai linguaggi rassicuranti dell’arte tradizionale. Fondatore e teorico: Tristan Tzara (romeno).
- Principi: rifiuto della bellezza classica, critica all’istituzione artistica, anti-teoria («noi non ci basiamo su alcuna teoria»), esaltazione del caso, dell’irrazionale, dell’anti-bellezza. Dada pone l’accento sulla libertà creativa assoluta, sulla distruzione delle gerarchie estetiche e sulla protesta contro la mercificazione dell’arte.
💤 Surrealismo (Breton) — l’inconscio e l’automatismo
- Fondatore e teorico: André Breton; manifesto del 1924. Principio fondamentale: l’uso dell’automatismo psichico puro per esprimere i processi reali del pensiero, svincolati dal controllo razionale e dall’ansia morale o estetica. Breve citazione chiave (Breton): «automatismo psichico puro, mediante il quale si propone di esprimere… il funzionamento reale del pensiero, al di fuori di ogni controllo esercitato dalla ragione».
- Influenza psicoanalitica: forte ispirazione alle teorie di Sigmund Freud — attenzione al sogno, all’inconscio, al automatismo verbale e alle associazioni libere.
- Pittura: rappresentazione dell’onirico e dell’inconscio (es.: René Magritte, Salvador Dalí). Magritte è noto per l’opera “La trahison des images” («Ceci n’est pas une pipe» — “Questa non è una pipa”), che critica la relazione tra immagine e rappresentazione. Dalí ha collaborato con il cinema (es.: le scene oniriche del film di Hitchcock Spellbound/Io ti salverò, 1945).
🖼️ Notable Works / Figures
Masterpiece (romanzo civile): Il giorno della civetta — Leonardo Sciascia (1961)
Romanzo che combina il giallo con l’analisi civile della mafia in Sicilia; incipit significativo sul tema dell’omertà.Capolavoro poetico: “L’infinito” — Giacomo Leopardi (1819)
Poesia paradigmatica della sensibilità leopardiana: immaginazione, infinito e riflessione filosofica.Opera teorica: Zibaldone di pensieri — Giacomo Leopardi
Grande diario di riflessioni, appunti filosofici e linguisticoculturali; base del pensiero leopardiano.Manifesto: Manifesto del Futurismo — Filippo Tommaso Marinetti (1909)
Enuncia la rottura con la tradizione e l’esaltazione della macchina, della velocità e della violenza espressiva.Manifesti Dada e Surrealista: Tristan Tzara; André Breton
Dada = anti-arte e anti-accademia; Surrealismo = automatismo, sogno e psicoanalisi.Artisti: Salvador Dalí (collaborazioni cinematografiche, immagini oniriche), René Magritte (critica della rappresentazione), Aldo Palazzeschi (da crepuscolarismo a esperienze futuriste).
Storici/critici: Pietro Giordani (corrispondente e amico di Leopardi), Pietro Citati (biografo contemporaneo), Franco Luperini (critico che collega avanguardie e modernismo).
📖 Supporting Details (tutti i dati, nomi, date, termini tecnici e definizioni citati)
- Leonardo Sciascia: nato 1921, Palermo; morto 1989; Il giorno della civetta = 1961 (ambientazione post-unitaria e postbellica; tematica mafia/omertà). Episodi reali di riferimento menzionati: omicidi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino (anni ’90) come esempi della lotta allo stato e delle violenze mafiose; cenno a un recente attentato contro un giornalista (citato nella lezione, esempio di attualità).
- Termine chiave: omertà = codice di silenzio, reticenza a collaborare con l’autorità; nella scena del bus i testimoni non parlano e il bigliettaio non ricorda nomi.
- Episodio storico citato: omicidio del 1947 di un sindacalista comunista chiamato “Muraglia” (secondo la lezione, il romanzo trae spunto da fatti reali di quell’epoca).
- Giacomo Leopardi: 29 giugno 1798 (Recanati) – 1837; padre Monaldo (conservatore, grande biblioteca), madre Adelaide; fratelli Carlo, Paolina. Biblioteca famigliare aperta intorno al 1812, oltre 10.000 volumi, fulcro educativo. Sette anni di studio (1809–1816) definiti da Leopardi «studio matto e disperatissimo». Tentativo di fuga nel 1819 (fallito); corrispondenza intensa con Pietro Giordani; Antonio Ranieri figura di amici-confidenti e biografici.
- Opere: Zibaldone (raccolta di pensieri; «quasi 4.000 pagine» menzionate in lezione), Operette morali (prosa filosofica), le poesie citate: L’Infinito (1819), A Silvia, Il sabato del villaggio, Alla luna, La ginestra (ultima fase). Periodo di silenzio poetico: ca. 1823–1828; «risorgimento poetico» poi fino alla morte.
- Teoria leopardiana del piacere: il piacere come assenza di dolore o attesa che non si realizza; visione pessimistica.
- Stato Pontificio: Recanati faceva parte dello Stato Pontificio durante la giovinezza di Leopardi; contesto culturale chiuso e bigotto che influenzò l’infanzia.
- Condizione fisica di Leopardi: malattia cronica multifattoriale (tubercolosi ossea / patologia complessa), arresto della crescita, alte sofferenze psico-fisiche; medici dell’epoca incapaci di curare efficacemente; Leopardi avverte colpa per la propria malattia (erroneamente).
- Lavoro autobiografico/epistolario: lettere a Giordani (disperazione, impossibilità a leggere per la debolezza degli occhi e dei nervi), lettere al padre in occasione della fuga del 1819 (lettera drammatica).
- Avanguardie: nascita all’inizio del XX secolo; riviste citate in lezione: Leonardo (1903; diretta da Giovanni Papini/Alessandro? — la lezione menziona “Leonardo” tra le riviste di primo Novecento).
- Futurismo: Marinetti (manifesto 1909); concetti chiave: rottura col passato, esaltazione macchina, guerra come igiene, suoni violenti, parole in libertà. Marinetti sostenne l’interventismo nella prima guerra mondiale ed ebbe successivi legami col fascismo (inclusa nomina ad Accademico d’Italia nel 1929). Citazioni e brani del Manifesto tecnico della letteratura futurista (idea di usare suoni “brutali” e di rompere melodie tradizionali).
- Aldo Palazzeschi: nato a Firenze, movimento iniziale crepuscolare, successivamente vicino a esperienze futuriste; esempio di transizione tra movimenti poetici del primo Novecento.
- Dadaismo: nascita a Zurigo (Cabaret Voltaire, 1916), Tristan Tzara figura centrale; manifesto dadaista rifiuta schemi formali, la nozione stessa di “bellezza” universale, critica le accademie e la mercificazione dell’arte.
- Surrealismo: fondato da André Breton (manifesto 1924); concetti fondamentali: analisi del sogno, valorizzazione dell’inconscio, automatismo psichico puro; influenze freudiane esplicite; obiettivo: esprimere il funzionamento reale del pensiero in assenza di controllo razionale. Citazione chiave di Breton sul “automatismo psichico puro”.
- Pittura surrealista citata: René Magritte (La trahison des images: “Ceci n’est pas une pipe”), Salvador Dalí (immagini oniriche, orologi molli); Dalí collaborò con Alfred Hitchcock per le scene oniriche del film Spellbound (1945 — titolo italiano Io ti salverò), esempi di influenza surrealista sul cinema.
- Connessione con il modernismo: Luperini (critico) definisce le avanguardie come variante ultranzista del modernismo; esempi italiani: Verga e Manzoni come precursori di attenzione al “brutto”/alla realtà sociale (Verga nel verismo; Manzoni nella commistione tra illuminismo e romanticismo nei Promessi Sposi).
- Termini tecnici e locuzioni: omertà; giallo (genere); opera in prosa vs poesia; automatismo psichico; inconscio; Zibaldone; Operette morali.
🧩 Connections & Consequences
- Collocazione storica e culturale:
- Sciascia si colloca nella tradizione del romanzo civile del Novecento italiano: usa la forma gialla come strumento di critica sociale per denunciare la mafia e l’omertà. Il romanzo riflette l’eredità storica della Sicilia post-unitaria e gli intrecci tra società civile e apparati di potere.
- Leopardi è ponte fra classicismo, illuminismo e il primo romanticismo italiano: la sua formazione autodidatta, la riflessione filosofica (Zibaldone) e la produzione poetica rinnovano il linguaggio poetico e la riflessione sul dolore umano.
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Le avanguardie rompono la continuità estetica ottocentesca e preparano il teatro del Novecento (letteratura, arti visive e cinema), introducendo nuovi modelli espressivi (macchina, caso, inconscio).
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Perché importa per lo studio:
- Comprendere Il giorno della civetta aiuta a leggere come la narrativa possa essere strumento d’indagine socio-politica: il romanzo non è solo intrigo, ma analisi di meccanismi di potere.
- Lo studio di Leopardi è imprescindibile per comprendere il rapporto tra biografia e produzione poetica, la genesi di una filosofia pessimistica e il ruolo del pensiero nello sviluppo della poesia moderna italiana.
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Le avanguardie mostrano come arte e politica si siano contaminate nel XX secolo; conoscere manifesti (Marinetti, Tzara, Breton) permette di interpretare testi e opere d’arte alle prese con rotture formali e nuove sensibilità (anche nelle arti applicate come il cinema).
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Collegamenti incrociati:
- Sciascia ↔ storia italiana contemporanea: mafia, Falcone e Borsellino, attualità giornalistica.
- Leopardi ↔ Zibaldone e Operette morali ↔ riflessioni filosofiche che influenzeranno il pensiero e la letteratura successivi; Leopardi come figura che intreccia poesia e filosofia.
- Avanguardie ↔ cinema e arti visive: l’esempio di Dalí per Hitchcock dimostra la penetrazione delle teorie surrealiste nella cultura popolare; il Dada e il Surrealismo come reazioni dirette alle esperienze storiche (guerra, crisi della razionalità).
Se volete, preparo:
- 1) una scheda di lettura annotata dell’incipit de Il giorno della civetta (con la versione corretta e commento frase per frase);
- 2) una timeline sintetica per Leopardi (date, avvenimenti chiave e opere principali);
- 3) una tabella comparativa dei manifesti di Marinetti, Tzara e Breton con citazioni chiave e parole-chiave per il ripasso.
Quale preferite come materiale di approfondimento immediato?