Montale e Leopardi
Italiano — 27 November 2025
📚 Montale, Leopardi e i nuclei filosofico-letterari: volontarismo, allegoria, memoria e infinito
🏛 Context & Background
Lezione incentrata su due grandi poli della poesia italiana moderna: l’evoluzione poetica e la posizione etico‑culturale di Eugenio Montale (dai primi simbolismi di Ossi di seppia fino a Le occasioni, La bufera e altro e Satura) e la riflessione filosofico‑poetica di Giacomo Leopardi (Zibaldone, teoria del piacere, L’infinito, Alla sera, Il sabato del villaggio). Si analizza come Montale risponda al clima storico‑politico del Ventennio (uso strumentale della cultura da parte del fascismo) con un «volontarismo etico» e come Leopardi abbia elaborato una teoria del piacere, della memoria infantile e dell’immaginazione che informa i suoi idilli. Il docente mette in relazione i due autori (influsso di Leopardi su Montale), collega Montale a Dante nel discorso sull’impero e richiama questioni di imperialismo/colonialismo nella storia europea.
🔑 Key Concepts & Developments
✨ Volontarismo etico (Montale)
Montale elabora un «volontarismo etico»: la convinzione che l’intellettuale/poeta debba difendere e promuovere il valore sociale e umano della cultura come impegno non strumentale. Questa posizione nasce come reazione all’uso strumentale della cultura da parte del fascismo (che sacralizza simboli dell’antichità per legittimare il potere). Il volontarismo etico costituisce la premessa per la successiva figura‑allegoria femminile (Clizia) che, nella sua funzione simbolica, rappresenta una possibile via di salvezza culturale e morale.
🌿 Dalla sintonia simbolica con la natura all’oggettività : percorso montaliano
- In Ossi di seppia (1925) Montale mostra una sintonia iniziale fra individuo e natura: immagini sensoriali come l’odore dei limoni, il giallo dei girasoli, il terreno bruciato dal salino esprimono un rapporto che tende all’armonia simbolica.
- Progressivamente, il poeta rompe questa fusione: l’oggetto prende il sopravvento e diventa «correlativo oggettivo» del malessere soggettivo; compare l’immagine del muro con pezzi di bottiglia in cima (metafora della prigionia interiore e del mal di vivere).
- Successiva maturazione poetica: da allegorismo simbolico a una «allegoria culturale» (la donna come risoluzione e controfigura del male del mondo), fino a sviluppi ulteriori (La bufera e altro, Satura).
đź§ Tipologie di allegorismo in Montale
- Allegorismo simbolico / naturalistico: immagini naturali come simboli di armonia iniziale (limoni, girasoli).
- Allegorismo culturale / femminile: la figura femminile agisce come allegoria della cultura/umanità che può opporsi al «male della storia» (guerra, prevaricazioni politiche).
- Allegorismo «animale»: nelle fasi successive (La bufera e altro) emerge un orientamento verso una salvezza rappresentata dall’elemento corporeo, primigenio, istintuale (una giovinezza/giovanilità come recupero di energia vitale — correlazione con posizioni di Saba).
⚖ Montale vs fascismo: uso politico dell’antico e dell’impero
- Il fascismo strumentalizza simboli dell’antichità romana (l’aquila, l’imperium) per legittimare aspirazioni imperialistiche. Montale risponde culturalmente opponendo all’appropriazione politica un’idea di cultura come valore morale e sociale autonomo (non mero strumento di potere).
- Collegamento didattico a Dante: il docente richiama il canto (canto VI — figura di Giustiniano) dove l’idea di impero e il richiamo al Corpus Iuris Civilis mostrano come i simboli del passato siano storicamente potenti e soggetti ad usi politici.
φ Pessimismo storico → pessimismo cosmico: Leopardi e la riflessione filosofica
- Leopardi elabora una riflessione filosofica nel Zibaldone che attraversa un passaggio: da una prima lettura in cui il male è legato a eventi storici particolari (pessimismo storico) a una visione in cui il male diventa ontologico, insito nella natura e nell’esistenza (pessimismo cosmico).
- Nel decennio di «pausa» che il docente segnala (tra sezioni poetiche di Leopardi) si ha un’elaborazione che influenzerà sia la sua poesia che la ricezione da parte di autori successivi (anche Montale coglie aspetti cosmici).
đź’ Teoria del piacere (Leopardi, Zibaldone)
- Il piacere è sempre limitato perché il mondo è limitato; il limite stimola però l’immaginazione che si apre all’indefinito (il «piacere dell’infinito»).
- Il piacere che proviamo deriva in gran parte da rimembranze infantili: molte sensazioni indefinite che cerchiamo in etĂ adulta sono riproduzioni di immagini e piaceri provati da fanciulli.
- L’immaginazione erige il contrasto tra finito e indefinito: ostacoli visivi (filari, colline, fabbriche) che impediscono la vista totale generano la sensazione dell’infinito (teoria esemplificata in L’infinito).
👂 Senso e tecnica poetica in «Alla sera» (Leopardi)
- Analisi testuale dell’idillio «Alla sera» (scritto a Recanati, fase giovanile, circa 1819–1821). Elementi sensoriali dominanti: vista (luna) e udito (canto dell’artigiano).
- Il paesaggio notturno (luna che vela e svela) crea il piacere indefinito; la donna, apostrofata ma inconsapevole, rappresenta l’indifferenza della natura e del mondo alla sofferenza umana.
- Leopardi mostra la contrapposizione esterno (natura, luna, silenzio) / interno (sofferenza del poeta, veglia, tormento), anticipando il «pessimismo cosmico».
🖼️ Notable Works / Figures
Masterpiece: Ossi di seppia (Eugenio Montale, 1925)
Prima raccolta importante: immagini simboliche di natura (limoni, girasoli) e tensione tra individuo e paesaggio.Masterpiece: Le occasioni (Eugenio Montale, 1939)
Maturazione della poetica: introduzione dell’allegoria femminile (Clizia) e sviluppo del correlativo oggettivo come chiave espressiva del malessere.Masterpiece: La bufera e altro (Eugenio Montale, 1956)
Fase successiva: allegorismo più «animale», corporeo; emergono toni di branco‑primitivo, nuove figure di salvezza (giovinezza/energia vitale).Masterpiece / Figura: Clizia (Montale)
Figura femminile allegorica, letta dal docente come «Cristologia laicizzata»: occhi «d’acciaio», funzione salvifica / culturale contro il male storico. Simbolo centrale dell’allegoria culturale montalianа.Masterpiece: Zibaldone (Giacomo Leopardi)
Quaderno di riflessioni filosofiche e liriche: teoria del piacere, memoria infantile, rapporto con l’antico, il concetto di vago e indefinito.Poemi discussi: L’infinito; Alla sera; Il sabato del villaggio (Leopardi)
L’infinito: esperienza del limite che genera l’immaginazione dell’indefinito;
Alla sera: idillio notturno che mette in rilievo il contrasto natura/sofferenza;
Il sabato del villaggio: il futuro immaginato e il piacere dell’attesa («il futuro è il sabato del villaggio»).Riferimenti filosofici e letterari
Rousseau (influenza nei temi del «buon selvaggio» e della natura), Dante (uso dell’antico e dell’imperium, canto VI / figura di Giustiniano), Saba (convergenze sul rapporto con la corporeità /giovinezza).
đź“– Supporting Details (tutte le informazioni, termini, citazioni e note del docente)
- Montale: raccolte principali (con date): Ossi di seppia (1925), Le occasioni (1939), La bufera e altro (1956), Satura (1971).
- Immagini montaliane iniziali: profumo dei limoni, colore dei girasoli, terreno bruciato dal salino; immagine citata dal docente: porta di girasoli impazzito di luce (esemplificazione del rapporto iniziale con la natura).
- Metafora ricorrente in Montale: il muro con pezzi di bottiglia in cima = simbolo della prigionia interiore, del mal di vivere che isola il soggetto.
- Terminologia tecnica: correlativo oggettivo (Metafora/oggetto che esprime l’interiorità ), allegorismo (simbolizzazione per contrasto storico/etico), volontarismo etico (impegno morale dell’intellettuale).
- Clizia: donna‑allegoria, spesso descritta con occhi d’acciaio, letta dal docente come figura di salvezza laica («Cristologia laicizzata»). Compare e si sviluppa da Le occasioni in poi.
- Fasi poetiche Montale: partenza simbolista/sinfonia con la natura → cesura → oggetti come segni di prigionia → allegoria femminile/culturale → spostamento verso elemento corporeo/animale nella Bufera.
- Contesto storico: il Ventennio fascista ha già in nuce effetti culturali negli anni Venti; Montale reagisce opponendosi all’uso strumentale della cultura (il regime esalta l’antichità romana e i suoi simboli — es. aquila, imperium).
- Collegamento a Dante: il docente richiama il canto VI (riferimento a Giustiniano e all’idea di impero; richiamo al Corpus Iuris Civilis), per mostrare come il richiamo storico all’impero sia utilizzabile politicamente (parallelo col fascismo).
- Questioni di imperialismo/colonialismo: accenni storici all’espansione coloniale francese e inglese, al ruolo dell’imperialismo prussiano/tedesco; conseguenze etiche e storiche (es. responsabilità francese in Africa) — docenza invita a considerazioni etiche e testimonianze (racconto di incontro con giovane camerunese).
- Influenze crociate: Leopardi come fonte di riflessione filosofica per Montale; Saba come esempio di valorizzazione dell’elemento corporeo/giovanile; Rousseau menzionato in classe come confronto alle idee sulla natura.
- Leopardi — riferimenti testuali e di pagina (come citati dal docente): Zibaldone (pagine indicate nelle dispense/lezione: p.21, p.24, p.26, p.44; numerazione e passi citati in classe). Temi trattati nel Zibaldone: teoria del piacere, la funzione del limite e dell’immaginazione, ricordo infantile come fonte dei piaceri indefiniti, preferenza del passato e del futuro (il presente veritiero appare spesso sgradevole).
- Sintesi della teoria del piacere: il piacere è suscitato dall’indefinito; il mondo limitato produce insoddisfazione ma anche stimolo all’immaginazione; la memoria infantile conserva immagini indefinite che sono poi riprese dalla fantasia adulta.
- Esempio poetico (citazione riportata in classe): Alla sera — incipit commentato: “Dolce e chiara è la notte e senza vento…” (idillio notturno, luna che vela e svela, contrapposizione donna/poeta, natura indifferente al dolore umano). Temi testuali: la donna dorme, il poeta veglia, «cura» (termine latino = preoccupazione) che non morde la donna; natura che appare benevola ma è causa di sofferenza (richiamo al tema di Giobbe — la sofferenza inflitta dall’universo).
- Tecnica sensoriale in Alla sera: uso della vista (luna e paesaggio lunare) e dell’udito (canto solitario dell’artigiano) per creare un effetto di prolungamento del giorno nella notte e una sensazione di caducità di tutte le cose.
- Temi ricorrenti: caducità , vaghezza, piacere dell’indefinito, contrasto esterno/interno, ricordo fanciullesco come nucleo del desiderio.
- Concetti temporali di Leopardi: il passato e il futuro sono più desiderabili del presente (il futuro come attesa: il sabato del villaggio). Il presente mostra il «vero» che svela il lato brutto e doloroso dell’esistenza.
- Didattica: compiti e indicazioni in classe — ricerca sullo Zibaldone e sui testi poetici (L’infinito, Alla luna / A Silvia?), analisi di passi specifici (ricordo di riga 36, 55–56, ecc. nella dispensa).
- Materiale e assegnazioni: il docente annuncia che nel fine settimana caricherà una poesia che «chiude la prima stagione poetica» (ultima scritta prima del silenzio poetico; citata «Alla mia donna» o titolo affine). Invito a lavorare sull’analisi del testo per la prossima lezione.
- Comunicazione organizzativa (oltre la lezione): la prof.ssa Presciante organizza una proiezione del film realizzato a scuola; il film italiano è lungo circa 6 ore ed è stato programmato in due proiezioni: una il pomeriggio del 5 (attenzione: studenti impegnati all’università per l’orientamento — perciò la scelta del pomeriggio) e la seconda sessione la mattina del 9 dicembre (ultime 3 ore). Gli studenti sono invitati a partecipare a entrambe le proiezioni se disponibili.
đź§© Connections & Consequences
- Sistema e collocazione storica: Il percorso montaliano va letto nel quadro del primo Novecento italiano: reazione poetica e morale al fascismo che strumentalizza l’antico; Montale propone un’alternativa etica (volontarismo) e una figura‑allegoria (Clizia) che tenta di ricostruire una funzione civile della cultura.
- Perché è importante: capire Montale significa riconoscere come la poesia possa fungere da resistenza culturale e morale, non semplicemente da specchio privato; comprendere Leopardi è fondamentale per cogliere la matrice filosofica del moderno pessimismo: la sua teoria del piacere, la centralità delle rimembranze infantili e il modo in cui il concetto di «infinito» si costruisce attestano passaggi fondamentali nella sensibilità poetica europea.
- Cross‑references:
- Dante (uso dell’antico, imperialismo simbolico) → Montale critica l’uso politico di tali simboli.
- Leopardi → Montale (influenza filosofica e poetica: contrapposizione esterno/interno, senso del vago).
- Saba → Montale (valorizzazione della componente corporea/giovanile come potenziale salvezza).
- Rousseau → Leopardi (elementi di natura/innocenza delle origini, «buon selvaggio» come memoria di stati primitivi).
- Conseguenze per lo studio: necessario conoscere testi‑chiave (Ossi di seppia, Le occasioni, La bufera e altro; Zibaldone e idilli leopardiani: L’infinito, Alla sera, Il sabato del villaggio), padroneggiare concetti tecnici (correlativo oggettivo, allegoria, volontarismo etico, pessimismo storico/cosmico) e saper leggere il rapporto fra poetica e contesto storico (uso politico dell’antichità , colonialismo/imperialismo).
Nota finale per lo studio: ripassare i testi citati (estratti del Zibaldone alle pagine indicate nelle dispense), rileggere Ossi di seppia (in particolare I limoni e altri testi con immagini naturali), Le occasioni (Clizia) e le sezioni di La bufera e altro; preparare analisi testuale di «Alla sera» seguendo le tracce sensoriali (luce lunare, udito, antitesi donna/poeta) e riflettere sul nesso tra memoria infantile e piacere indefinito per collegare Leopardi e Montale.